Il Carnevale di Offida, antica passione picena
Eventi Una lunga serie di festeggiamenti che inizia già il 17 gennaio per concludersi il mercoledì delle ceneri, tra Congreghe armate di trombe e tamburi e suggestivi riti di massa dal sapore antico
Se pensi a Offida, piccolo borgo medievale che si erge sulle colline della Valle del Tronto, non puoi non pensare ai merletti leggeri realizzati al tombolo, ai dolcetti della tradizione dolciaria locale chiamati funghetti, al buon vino prodotto da vitigni locali passerina, pecorino e rosso piceno e, soprattutto, allo storico Carnevale di Offida.
Il piccolo paese è noto per i suoi festeggiamenti carnascialeschi ricchi di simboli e rituali che richiamano usanze e costumi le cui origini si perdono nella notte dei tempi. Nate con ogni probabilità da riti pagani, nel tempo hanno subito l'influsso della liturgia cristiana.
Per comprendere il valore sacro degli appuntamenti del Carnevale offidano, devi sapere che i festeggiamenti hanno inizio a metà gennaio, per l'esattezza il 17 Gennaio giorno di Sant'Antonio Abate, e terminano il mercoledì delle ceneri quest'anno il 1° marzo.
Tra queste due date il paese di Offida si anima a festa e, passeggiando per le sue viuzze, puoi sentire risuonare squilli di tromba e rulli di tamburi. Sono le bande delle congreghe del Ciorpento, della Mangusta, delle Rondinelle, dei Tirolesi, della Ptona, degli Orsi, de Lu pà co l'olio, della Ciuvetta, del Gancio, della Gabbia, dell'Allegra nobiltà e dei Cappucci rossi, cioè gruppi storici con stendardi e costumi tipici che si preparano per gli appuntamenti clou.
Due settimane prima del carnevale si svolge la Domenica degli Amici, con la fanfara della Congrega del Ciorpento, la più antica di tutte, che festeggia nel 2017 i suoi primi 70 anni di vita, ad annunciare l'inizio del periodo carnevalesco vero e proprio.
Se hai modo di visitare Offida il giovedì grasso, puoi anche assistere alla consegna delle chiavi. Il Sindaco della città affida simbolicamente le chiavi del paese a una delle congreghe che da quel momento, e fino al termine del Carnevale, sarà custode del paese. La vera sostanza del carnevale offidano, però, si impernia sulle due manifestazioni, forse le più conosciute: na è Lu Bov Fint, l'altra I Vlurd.
Nel giorno del venerdì grasso, fin dalle prime ore del pomeriggio, un finto bove (un tempo in carne ed ossa, oggi in legno e ferro), è portato in spalla da giovani locali che lo conducono per le vie del paese come in una corrida dove l'animale viene inseguito dall'intera folla. Tutti gli offidani indossano una veste bianca e rossa, chiamata nel dialetto locale guazzarò: solo chi indossa il vestito tradizionale può toccare il fantoccio a forma di bue. Al calar del giorno il bove viene simbolicamente ucciso e portato come trofeo in processione per il paese.
I Vlurd invece si svolgono il martedì grasso e sono un rituale purificatorio, che conduce la comunità offidana al periodo pasquale. Lunghi fasci di canne vengono accesi su una estremità; portati in spalla, vengono fatti sfilare lungo le strade e al termine della giornata depositati sulla piazza principale del paese, dove un enorme falò crea un'atmosfera molto suggestiva in un contesto medievale che consigliamo a tutti di vedere almeno una volta nella vita.
Per conoscere tutti gli appuntamenti del Carnevale Storico di Offida 2017 visita il sito ufficiale.